Una parola piena di significati…
Il rispetto è quella delicatezza che richiede anche una dose di empatia, poiché metterci nei panni dell’altro è l’azione primaria per riuscire a non fare qualcosa che potrebbe urtarlo, ferirlo, offenderlo…
Ma cosa accade quando entrano in gioco le nostre ferite sanguinanti?
Nel mio lavoro osservo quanto spesso le persone si sentano non rispettate quando in verità non si accorgono che hanno ferite gigantesche rimaste aperte, ferite che nessuno potrà curare se non loro stessi, ferite che cercano di colmare con un “altro” all’esterno, che agisca da anestetico per l’anima.
Questo è lo scopo di un lavoro introspettivo.
Quello di diventare attenti osservatori di noi stessi per non cadere sempre nel bisogno dell’altro, ma soprattutto non caderci per riempire i nostri vuoti.
Il rispetto quindi ha tante forme, ma non dimentichiamo quella più importante appunto, che è il rispetto per noi stessi.
E questo rispetto sta tra linee molto sottili, ma estremamente importanti da riconoscere: una è l’ego, l’altra è l’anima.
Per rispetto di noi stessi, quando parla l’ego, rischiamo persino di buttarci via, poiché l’ego viene agganciato dai falsi miti, dalle pubblicità e da convinzioni di superiorità che ci portano a credere che fare ciò che ci pare sia la soluzione, che sentirci potenti grazie ad un qualcosa di esterno a cui il mondo attribuisce potere, sia la chiave…Per questo il mondo si prodiga a creare sempre nuovi status symbol, per questo il mondo detta le regole di come devi essere per sentirti bene!
Questo rispetto, ahimè, dura il tempo che dura, è molto presto porta dentro ad un turbine di tristezza!
Il rispetto di sé stessi collegato all’anima invece, è ben diverso: è delicato, non agisce mantenendo distanti un io e un tu, poiché l’anima è fusa con l’anima del mondo, e per questo genera un senso di rispetto più elevato, che porta alla guarigione delle proprie ferite nell’unitá, non nello sfruttamento.
Credo che la famosa via di mezzo sia pur sempre la via migliore, quindi prova a rifletterci su, ma soprattutto, prova a chiederti:
- Come e dove mi sto rispettando?
- Come e dove NON mi sto rispettando?
- Come e dove NON mi sto facendo rispettare?
- Cosa devo vedere di me che fa si che io non mi faccia rispettare in determinate situazioni?
👉Sposta verso di te il focus, osserva cosa accade li dentro e poi valuta quali comportamenti modificare in te (non nell’altro) affinché tu riceva il rispetto che meriti!
Ricorda: la 🔑 sei tu!
Paola Shamaiah
Consulente olistico evolutivo e Naturopata
Anemos 121
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